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Iridi di colore diverso: questione di melanina

Di In Occhio alla Salute Il 3 maggio 2016


Se i vostri occhi sono di colore diverso, allora fate parte di quella ridotta cerchia di eletti affetta da eterocromia, una particolarità somatica che interessa meno dell’1% della popolazione: provocata da una diversa concentrazione di melanina, l’occhio in cui questo pigmento è più condensato appare tendente al marrone, mentre l’altro risulta di una tonalità più chiara. Molti i vip che mostrano questa caratteristica: Johnny Dorelli, Jane Seymour, Mila Kunis; ma anche condottieri storici come Alessandro Magno, dotato di un occhio nocciola e uno verde.
Più che negli esseri umani, in realtà, l’eterocromia è presente maggiormente (fino al 5% circa) negli animali; soprattutto cavalli, gatti e cani. In caso di mosaicismo somatico, l’iride può avere anche più di un colore al suo interno. Tutte condizioni congenite, presenti fin dalla nascita, che non comportano conseguenze o danni per la salute.

In alcuni casi, però, l’eterocromia può essere il sintomo di alcune malattie oculari importanti. Nell’eterocromia di Fuchs, ad esempio, l’infiammazione colpisce di solito un solo occhio, il quale diventa gradualmente meno pigmentato dell’altro. Il glaucoma pigmentario, invece, causa l’abrasione del pigmento dell’iride che tende a distribuirsi in maniera diversa nei due occhi. Infine, in alcune forme di uveite, si formano sulla superficie dell’iride dei noduli di natura infiammatoria che possono determinare una discromia. A provocare eterocromia o discromia possono essere anche gli effetti collaterali di alcuni farmaci: le prostaglandine, colliri antiglaucomatosi, che possono causare una decolorazione dell’iride asimmetrica.


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